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RINNOVABILI

Eolico offshore, in Francia si punta ai 5 GW entro il 2028

Anche se in molti Paesi non mancano le proteste degli abitanti delle coste coinvolte (accade anche in Svezia), i parchi eolici offshore sono la grande speranza per uno sviluppo costante e significativo della generazione da fonti rinnovabili. Per questo nei nostri mari si sta assistendo al moltiplicarsi di queste installazioni.

Una pala eolica nel porto di Saint-Nazaire, in attea di essere traferita in mare aperto

Tra i Paesi europei molto attiva è la Francia, che ha ora inaugurato il parco eolico offshore di Saint-Nazaire, a 12 chilometri al largo della penisola di Guérande, nel Dipartimento della Loira Atlantica e collegato con una linea sottomarina alla rete elettrica di RTE, l’operatore del sistema di trasmissione francese. Dotato di 80 turbine, l’ultima installata lo scorso settembre, per una capacità totale di 480 MW rappresenta il primo progetto eolico offshore su scala commerciale del Paese.


In Francia sono inoltre in fase di realizzazione altri tre wind farm offshore sempre su scala commerciale: il parco di Saint-Brieuc, con una capacità prevista di 496 MW, e quello di Fécamp da 498 MW, entrambi in costruzione nel Canale della Manica e la cui entrata in servizio è prevista per il 2023; e l’impianto di Courseulles-sur-Mer da 448 MW, situato a 16 chilometri al largo della costa di Calvados, in Normandia, e che entrerà in funzione nel 2024.


Il governo di Parigi si è posto come obiettivo di raggiungere una capacità di 5 GW di eolico offshore entro il 2028 e punta a realizzare 50 parchi entro il 2050.

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