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Energia dai rifiuti anche nel profondo della Penisola araba

In uno dei Paesi più poveri del mondo, lo Yemen, dove il 92 per cento della popolazione vive con meno di 40 dollari al mese, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) in partnership con l’Unione Europea ha lanciato un nuovo progetto - il primo del genere nel Paese - per la realizzazione di un termovalorizzatore nel governatorato di Lahj.


L’impianto potrà trasformare fino a cinque tonnellate al giorno di rifiuti solidi urbani e agricoli e generare con il gas prodotto circa 100 kWh di elettricità, sufficiente per alimentare 100 attività commerciali e generare circa 7.500 posti di lavoro per gli abitanti delle aree rurali, impiegando tecnici locali per il funzionamento e la manutenzione.

Contribuirà inoltre a garantire l’accesso all’elettricità a un prezzo accessibile e a ridurre l’emissione di gas climalteranti.


“Lo Yemen – ha dichiarato Auke Lootsma, rappresentante dell’UNDP nel Paese - è altamente vulnerabile agli impatti dei cambiamenti climatici e ciò ha portato a carenze energetiche che, insieme a una cattiva gestione dei rifiuti solidi, creano grandi rischi per la salute umana”.

L’iniziativa mira infatti a incoraggiare le comunità, il settore privato e le istituzioni ad adottare soluzioni innovative per il miglioramento dei mezzi di sussistenza e la sicurezza climatica.

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