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Transizione ecologica, arriva il nuovo Decreto biometano

Se il gas naturale scarseggia, il biometano guadagna terreno. Il ministro Cingolani ha firmato l’atteso Decreto che stanzia 1,7 miliardi di euro del PNRR destinati alla costruzione di nuovi impianti e al revamping o repowering degli impianti di biogas esistenti. Le prime procedure competitive pubbliche entro fine anno.

Dopo che la Commissione Europea ha riconosciuto la compatibilità con la normativa in materia di aiuti di Stato, il Decreto biometano è tornato sulla scrivania di Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica, per la firma.


Le misure individuate, si legge nell’atto, naturalmente sono in linea con la politica di decarbonizzazione, riduzione della dipendenza dal gas estero e sviluppo dell'economia circolare delineata dalla normativa europea e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.


La versione definitiva del testo prevede un contributo in conto capitale del 40 per cento sulle spese sostenute, come anticipato lo scorso luglio. Il Decreto biometano prevede inoltre un incentivo sulla produzione di questa fonte green, stabilendo tariffe differenziate in base ai costi degli impianti e fissa contingenti di potenza annui per valorizzare il potenziale delle riconversioni degli impianti di biogas esistenti e la nascita di nuove produzioni.


I prossimi passi saranno la registrazione presso la Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Entro fine anno dovrebbero dunque partire le aste pubbliche competitive al ribasso sulle tariffe incentivanti, che si chiuderanno nel 2024 e, in ogni caso, quando si esauriranno i fondi del PNRR.

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