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Mobilità elettrica e trasporto pesante, serve una rete di ricarica adeguata

L’elettrificazione del traffico merci a medio e lungo raggio è un elemento centrale per raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica del settore trasporti. Indispensabile è quindi l’implementazione di strutture di ricarica ad alta capacità lungo le principali direttrici europee. Ma la strada è ancora lunga...



Se pensiamo alle nostre necessità quotidiane - dal cibo fresco ai prodotti ortofrutticoli, fino alle medicine - le merci ogni giorno sono trasportate in larga maggioranza su gomma, con camion e furgoni di varie dimensioni che attraversano in lungo e in largo l’Italia e l’Europa.


Secondo la European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA), i camion che circolano in Europa sono circa 6,5 milioni e trasportano il 77 per cento di tutte le merci spostate via terra nell’UE. Numeri che fanno capire come nel Vecchio continente sia necessario, anzi fondamentale, sviluppare e adeguare le infrastrutture e la rete di ricarica per permettere e incentivare i player della logistica e dei trasporti, ma anche i piccoli autotrasportatori, a convertire le proprie flotte con veicoli elettrici.


Sempre secondo ACEA, entro il 2030 saranno necessarie almeno 50.000 stazioni di ricarica ad alta capacità per consentire l’elettrificazione del trasporto di merci su strada. Di queste, almeno 35.000 dovranno essere dotate di Megawatt Charging System, uno standard che consente di ricaricare rapidamente le grandi batterie dei nuovi camion con enormi quantità di energia e che è in fase di sperimentazione, sotto la supervisione scientifica dell’Istituto Fraunhofer, in quattro stazioni lungo l’autostrada tedesca A2.


“L’industria europea dei camion - ha dichiarato Alexander Vlaskamp, CEO di MAN Truck & Bus, durante la presentazione del manifesto FutureDriven promosso da ACEA - vuole raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, ma ha bisogno di reti e connessioni adeguate. L’espansione accelerata dell’infrastruttura di ricarica è l’unico modo per portare avanti la transizione ecologica nei trasporti”.

Solo politiche coordinate tra UE e Paesi Membri possono accelerare lo sviluppo di infrastrutture di ricarica lungo i principali corridoi merci europei ed evitare gli impatti negativi delle forti differenze nei costi operativi. Lo sottolinea l’ultimo studio del Regulatory Assistance Project (RAP), organizzazione indipendente che promuove la transizione energetica, che approfondisce il panorama economico della realizzazione di queste infrastrutture.


L’analisi del RAP, che fa luce sulle significative differenze di costi nei vari Paesi dell’UE, evidenzia infatti gli ostacoli economici e normativi che potrebbero rallentare il processo di elettrificazione dei camion: dalle forti variazioni delle tariffe, che possono portare al cosiddetto “turismo tariffario” e mettere potenzialmente a dura prova alcune reti elettriche, ai differenti costi per la realizzazione delle infrastrutture stesse.


La mobilità elettrica potrà senz’altro prendere slancio grazie anche alle nuove tecnologie, che avranno la loro vetrina a Power2Drive Europe, la fiera internazionale delle infrastrutture di ricarica e della e-mobility che si svolgerà a Monaco di Baviera dal 19 al 21 giugno 2024. La manifestazione sarà il luogo dove poter toccare con mano soluzioni di ricarica e servizi legati alla mobilità, le ultime tecnologie, soluzioni e modelli di business, con un focus sull’integrazione di veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica e fonti rinnovabili.


Organizzata da Solar Promotion, Power2Drive Europe fa parte di The Smarter E Europe, la più grande piattaforma europea per il settore dell’energia, che comprende anche le fiere settoriali Intersolar Europe, la manifestazione leader a livello mondiale per l’industria solare, EM-Power, dedicata alla gestione dell’energia e alle soluzioni energetiche interconnesse, ed ees Europe, dedicata alle batterie e i sistemi di stoccaggio dell’energia.

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