La Turchia, che dipende per il 74 per cento dalle importazioni per soddisfare la propria domanda di energia, punta a sviluppare l’eolico e il solare per aumentare la quota di fonti rinnovabili nel proprio mix energetico.
Istituita il 5 aprile scorso con l’obiettivo di promuovere gli investimenti negli impianti eolici offshore, la Offshore Wind Energy Association (DURED - Denizüstü Rüzgar Enerjisi Derneği) stima in circa 75 GW il potenziale totale dell’energia eolica offshore del Paese. In particolare, la regione dell’Egeo - dove il vento raggiunge velocità di anche 9 metri al secondo (20 miglia all’ora) - ha un potenziale di 25 GW, seguita dalla regione della Marmara e del Mar Nero.
“Uno sviluppo - ha dichiarato Murat Durak, presidente di DURED – considerato anche dal Piano strategico del Ministero dell’energia e delle Risorse naturali turco che prevede per i prossimi anni 10 GW di nuovi progetti per l’energia eolica offshore”.
Secondo l’Associazione turca per l’energia eolica (TUREB), a fine 2019 erano 198 le centrali eoliche attive nel Paese, con una produzione di oltre 8.000 MW.
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