La capacità di trasmissione è essenziale per il commercio transfrontaliero di energia elettrica, in quanto le reti collegano offerta e domanda, garantendo flessibilità. Inoltre, la capacità di interconnessione è una condizione essenziale per raggiungere gli ambiziosi target che la UE ha fissato per la generazione di energia da fonti rinnovabili.
L’Agenzia europea per la cooperazione tra i regolatori dell’energia (ACER) ha però sottolineato come i TSO siano ancora lontani dal garantire che almeno il 70 per cento della loro capacità di trasmissione sia disponibile per l’interconnessione e lo scambio transfrontaliero di energia elettrica; quota che gli operatori di rete saranno obbligati a mettere a disposizione entro la fine del 2025.
Secondo l’ultimo rapporto di monitoraggio annuale di ACER, infatti, la maggior parte degli Stati membri in aree altamente interconnesse ha reso disponibile in media non più del 30-50 per cento della propria capacità. Secondo ACER, sono tre gli interventi che gli Stati membri e i TSO devono attuare rapidamente per raggiungere il requisito minimo del 70 per cento:
ridurre in modo ottimizzato e coordinato la congestione delle reti;
intraprendere sviluppi mirati dell’infrastruttura all’interno di specifiche zone;
completare la valutazione tecnica della revisione in corso delle zone di offerta dell’UE, per garantire l’allineamento delle configurazioni delle zone di offerta con la congestione strutturale di rete.
Sempre secondo il report di ACER, nella UE i costi di gestione delle congestioni hanno superato i 4 miliardi di euro nel 2022.
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