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IDROELETTRICO

Il governo di Sarajevo ascolta gli ambientalisti e dice stop al mini-idroelettrico

La Camera dei Popoli della Bosnia-Erzegovina ha approvato la legge che vieta il rilascio di autorizzazioni per piccoli impianti idroelettrici con capacità fino a 10 MW.

Due anni dopo il voto a favore sulla protezione dei fiumi della Camera dei Rappresentanti, con il contestuale avvio di una revisione dei permessi e delle concessioni esistenti oltre che dei progetti in corso per le piccole centrali idroelettriche, è arrivata la decisione del Governo.


L’intervento del Governo, con una legge che ponesse fine alla realizzazione di questi impianti, era stato auspicato dai gruppi ambientalisti e dalle comunità delle zone interessate. In particolare, l’organizzazione ambientalista bosniaca Eko akcija (Azione ecologica) ha sottolineato come questa nuova norma impedirà la costruzione di 111 piccole centrali idroelettriche su 60 fiumi nella Federazione della Bosnia-Erzegovina e può mettere in discussione la realizzazione di altri 62 progetti già previsti su 39 fiumi.


Non solo, Eko akcija ha in programma di intraprendere una nuova iniziativa per una revisione di quelle concessioni esistenti per ora esentate dalla nuova legge. Attualmente, nella Federazione della Bosnia-Erzegovina si contano 119 piccole centrali idroelettriche attive.


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