L’Unione Europea, con la discussa direttiva Case Green, ha messo al centro del percorso di decarbonizzazione l’efficientamento degli edifici. L’adeguamento del patrimonio edilizio esistente e la realizzazione di nuovi edifici NZEB (Nearly Zero Energy Building) consentirebbero infatti una notevole riduzione del consumo energetico e delle emissioni.
Tali interventi, al di là degli alti costi di realizzazione, necessitano tuttavia anche di una forza lavoro adeguata, aggiornata sulle tecnologie e sui materiali richiesti dai nuovi standard. Per questo, in Croazia è stato lanciato il progetto CRO skills Reload, che agirà su tutti i segmenti del processo di ristrutturazione - dai decisori ai produttori di materiali e apparecchiature, dai progettisti ai fornitori di servizi energetici - per migliorare la conoscenza delle nuove tecnologie.
Realizzato dalla Facoltà di ingegneria civile dell’Università di Zagabria, dal Croatia Green Building Council, dalla Camera croata dei commercianti e dell’artigianato e dall’Associazione nazionale delle scuole professionali, il progetto ha come obiettivo di attivare una Piattaforma Nazionale di Qualificazione e strutturare percorsi per la formazione permanente. Un’analisi svolta dai promotori ha infatti mostrato la mancanza di lavoratori qualificati e una conoscenza insufficiente delle tecnologie connesse all’efficienza energetica.
In particolare, secondo una stima del Croatia Green Building Council, la Croazia avrà bisogno ogni anno di circa 30.000 lavoratori edili qualificati per raggiungere entro il 2030 i propri obiettivi di efficienza nel settore degli edifici, mentre il 40 per cento degli artigiani ha dichiarato di non conoscere a sufficienza le nuove tecnologie.
In Croazia, dove nel periodo 2014-2020 è stato riqualificato energeticamente solo lo 0,7 per cento del patrimonio edilizio su base annua, oltre il 30 per cento degli edifici appartiene ancora alla categoria con la peggiore prestazione energetica.
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