Offrire alle imprese dell’industria della plastica soluzioni al problema del caro energia, fornendo le informazioni necessarie a comprendere quale sia la proposta impiantistica più efficace in funzione delle esigenze produttive di ogni specifica azienda del settore. Questo il cuore del protocollo di collaborazione tra ANIE e Unionplast.
Un passo in avanti verso l’abbattimento dei costi energetici e, insieme, verso la sostenibilità. L’accordo firmato dal presidente Filippo Girardi per ANIE - Federazione che associa 1.400 aziende delle filiere dell’elettrotecnica e dell’elettronica, con circa 500.000 occupati e un fatturato aggregato di 76 miliardi di euro - e da Marco Bergaglio, presidente di Unionplast - l’Unione Nazionale dei trasformatori di plastica, associazione nata nel 1945 che conta 283 aziende e occupa 21.000 addetti - mira proprio ad accelerare il processo di transizione verso l’uso di fonti alternative.
Attraverso il protocollo si intende sviluppare presso i soci Unionplast un percorso congiunto per favorire la diffusione di investimenti verdi finalizzati a realizzare impianti di produzione da fonti rinnovabili. Avvalendosi delle competenze di ANIE Rinnovabili e ANIE Servizi integrati, gli interventi saranno concentrati su tre pilastri: informazione, formazione e consulenza, relazioni istituzionali.
L’industria italiana della trasformazione della plastica rappresenta un settore di primaria importanza nel panorama industriale e una eccellenza a livello internazionale, seconda in Europa solo alla Germania. Questo significa circa 6 milioni di tonnellate di polimeri trasformati ogni anno e 100.000 occupati in aziende di taglia piccola e media. Il settore ha intrapreso da anni un percorso di circolarità sul lato materiali - 1 milione e 200mila tonnellate dei 6 lavorati è plastica riciclata - con un processo ben avviato e consolidato.
“L’accordo siglato con ANIE consentirà di ridurre i costi energetici che gravano sulle nostre aziende, prevedendo percorsi di formazione per i nostri soci - commenta Marco Bergaglio, presidente di Unionplast - che acquisiranno maggiore consapevolezza sulle tecnologie offerte dalle rinnovabili, contribuendo a velocizzare lo sviluppo di questi impianti per il raggiungimento dei target di transizione ecologica del Paese”.
Se, da una parte, l’impulso alla decarbonizzazione dato dall’adozione del vettore elettrico per i processi di fusione dei materiali e di affinamento ha portato maggiore efficienza, oggi il settore si trova a fare i conti con una bolletta energetica pesante. Da qui, l’avvio di un processo che porti a una maggiore indipendenza, sostenibilità e risparmio.
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