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Besseghini (ARERA): “Nelle crisi, la velocità di risposta concreta è il maggior valore”

Con la presentazione al Parlamento e al Governo sono stati pubblicati i due volumi della Relazione annuale sullo stato dei servizi e sull’attività svolta nel 2022 dall’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente. “Veniamo da due anni particolarmente impegnativi, a tratti drammatici - ha esordito il Presidente ARERA, Stefano Besseghini - e spero che questa sia l’unica ovvietà che sentirete oggi”.

Tanti gli spunti emersi, più numerosi dei settori che ARERA è chiamata a regolare. A caldo - più per i valori raggiunti dalla colonnina di mercurio che per i miei tempi di reazione non proprio istantanei - ne scelgo tre: il ruolo del risparmio energetico, la fruibilità dei dati, il destinatario del grande lavoro di governance della transizione. Ci sarà modo di approfondire il resto sulle pagine di Nuova Energia.


La crisi dei prezzi morde con meno intensità, ma i mercati energetici sono ancora tesi ed esposti a forti oscillazioni. Tra le iniziative di riallineamento strutturale del bilancio domanda-offerta che sono state intraprese nel corso dell’emergenza - ha sottolineato il Presidente Besseghini - il risparmio energetico mantiene sempre il suo grande valore, per agibilità e immediatezza dell’efficacia nel contenimento della domanda.


Molto ha fatto nel corso del 2022, ma ancora possiamo prestare attenzione ai nostri comportamenti di consumo. Se in inverno - certamente aiutati dal clima benevolo - eravamo concentrati sul riscaldamento e abbiamo abbassato di qualche grado il termostato, in estate possiamo alzarlo in egual misura, visto che i condizionatori rappresentano una voce importante del bilancio elettrico.


Un altro elemento che è emerso dalla gestione di questo lungo periodo di crisi è l’importanza di un approccio flessibile e rapido. Anche la regolazione è costantemente intervenuta per garantire quell’equilibrio tra tutela dei consumatori e stabilità del sistema che è il principio ispiratore della stessa legge costitutiva dell’Autorità.


“Di fronte a sollecitazioni esogene e tempi incerti, il maggiore valore è la velocità di una risposta concreta - ha commentato Besseghini. Anche la regolazione ha dovuto reagire prontamente, per non essere essa stessa un freno alla capacità di reazione degli operatori e dei consumatori”.

Se i dati sono il petrolio del futuro, ARERA ormai da qualche anno ha dato un deciso impulso alla loro pubblicazione, per consentirne la fruizione a diverse categorie di utenti. È un lavoro in continua evoluzione, uno sforzo che l’Autorità intende proseguire affinché queste serie di dati diventino un patrimonio condiviso.


“Un’informazione chiara è condizione, forse non sufficiente ma certamente necessaria, per permettere ai consumatori di difendersi da distorsioni e approssimazioni, spesso perseguite con dolo in campagne commerciali aggressive che distruggono la credibilità del settore”.

Quello energetico è un sistema complesso in cui tout sa tien e dove ogni iniziativa non può vivere a sé stante. Il mondo dei decisori è chiamato a confrontarsi con una complessità sistemica probabilmente mai sperimentata in passato. La velocità dell’innovazione e la numerosità dei soggetti coinvolti toglie l’illusione di cabine di regia centralizzate e impone una visione responsabile, connessa e integrata delle iniziative.


“Dobbiamo cercare di governare il procedere della transizione energetica cogliendo il massimo delle opportunità - è la conclusione versione scout di Besseghini - per il vero protagonista di tutto questo lavoro: noi, nella veste quotidiana di consumatori che usano l’energia, l’acqua e i rifiuti per far crescere il nostro Paese e lasciarlo ai nostri figli migliore di come lo abbiamo trovato”.


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