Auto elettriche e decarbonizzazione, il problema è il parco circolante
- E-MOBILITY
- 27 giu
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Aggiornamento: 8 set
Le immatricolazioni di auto elettriche nell’UE restano insufficienti rispetto a quanto previsto dalle norme per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Tuttavia, per capire come stiamo andando sul piano della decarbonizzazione e sugli effettivi cambiamenti nella mobilità è più utile concentrarsi sul totale delle vetture in circolazione.

Anche perché qui le cose si complicano, e di parecchio, come spiega Antonio Sileo, vicedirettore di Nuova Energia, sul numero in distribuzione. “Il parco automobilistico UE al 2024 può essere stimato in quasi 260 milioni di auto; di queste, poco più di 6 milioni elettriche. E dei 10,6 milioni di auto nuove arrivate su strada nel 2024, solo il 13,6 per cento era mosso da batterie”.
Ma un indicatore dell’effettiva diffusione delle vetture alimentate soltanto da energia elettrica è dato dal saldo, vale a dire dal numero di auto che si aggiungono (o si sottraggono) a quelle già in strada.
Un dato che finora è sempre stato positivo, tant’è che il parco circolante continua inesorabilmente a crescere. Se si confrontano i saldi, calcolati come differenza tra immatricolazioni e radiazioni (auto che entrano meno auto che escono dal parco), si nota come negli ultimi anni il saldo delle sole vetture elettriche sia cresciuto.
“Nei prossimi anni - spiega Sileo - il saldo elettrico, innanzi tutto per via delle norme, dovrebbe crescere. Tuttavia, perché si possano vantare risultati sul piano della decarbonizzazione è necessario che il totale circolante decresca. Altrimenti le vetture elettriche non staranno sostituendo le endotermiche, ma solo aggiungendosi”.
Un contesto e un futuro che paiono dunque particolarmente complessi, con un percorso tutto in salita. Come dimostra il parco italiano, che nel 2024 è cresciuto di oltre 425.000 unità rispetto al 2023, arrivando a superare la fantasmagorica cifra di 41 milioni di auto; con le elettriche che non raggiungono nemmeno le 280.000 unità.
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