Nonostante l’Europa abbia sposato la soluzione full electric (e nonostante gli incentivi statali esauriti in poco più di una giornata lavorativa), le immatricolazioni di auto elettriche sono stabilmente sui fondi delle classifiche. Un trend, almeno in Italia, confermato dai numeri del primo trimestre 2024.
“Per le auto elettriche e ibride plug-in - piantate nel primo trimestre 2024 al 2,9 e al 3,2 per cento come quota di mercato, nonostante la messe di modelli offerti - le cose potrebbero cambiare proprio grazie a questi attesissimi aiuti” - spiega Antonio Sileo, Vicedirettore di Nuova Energia.
Infatti, la piattaforma sulla quale i concessionari prenotano i bonus è stata letteralmente presa d’assalto e sono stati caricati migliaia di ordini rimasti nel cassetto in attesa degli incentivi. L'ammontare disponibile era di 201 milioni di euro: considerando una media di 7.500 euro di bonus per vettura, sono state immatricolate circa 26.800 nuove auto elettriche, quando a maggio in Italia ne sono state vendute 5.070.
Questi dati sembrano confermare che nel nostro Paese gli incentivi sono attesi più da chi produce e vende che dai consumatori. E che la sostenibilità del trasporto privato non potrà essere ottenuta puntando solo sulle vetture elettriche. Anche perché finora l’acquisto di queste ultime non sta sostituendo lo stock di endotermiche, ma sta solo incrementando ulteriormente il parco circolante. A maggio 2024, intanto, (proprio per l’attesa dell’entrata in vigore dei nuovi incentivi) le auto elettriche, in linea con la media del 2024, hanno segnato un’altra flessione del 18 per cento rispetto al 2023.
“Per l’Italia - conclude Sileo - il ricorso alla decarbonizzazione dei carburanti, così da intervenire sullo stock esistente senza scommettere solo sulla lenta e difficile sostituzione, è condizione necessaria per provare ad avvicinarsi alla neutralità”.
Infatti, anche ipotizzando un incremento della diffusione delle elettriche, è implausibile che raggiungano più di un decimo del totale circolante. Tanto meno il fantomatico obiettivo di 4,3 milioni al 2030 previsto nell’ultimo aggiornamento del PNIEC.
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