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Stazioni di ricarica, in Slovacchia un piano da 30 milioni per le e-car

La crescita della mobilità elettrica si scontra ancora in molti Paesi con uno sviluppo non adeguato delle infrastrutture di ricarica pubbliche. La Repubblica Slovacca, che conta circa 5 milioni di abitanti, ha stanziato 30 milioni di euro per lo sviluppo di una rete nazionale di stazioni di ricarica ultraveloce.

Il programma, promosso nell’ambito del Piano slovacco di ripresa e resilienza, prevede l’installazione di 230 punti di ricarica ultraveloce da almeno 150 kW lungo le autostrade e le superstrade del Paese. L’investimento sarà integrato da una serie di riforme normative presentate dal governo di Bratislava per rimuovere alcuni degli ostacoli che rallentano la realizzazione di queste infrastrutture.


“Queste iniziative - ha dichiarato Patrik Krizansky, direttore della Slovak Electric Vehicle Association (SEVA) - avranno un grande impatto sulla transizione alla mobilità elettrica. Ora il Governo dovrebbe introdurre nuovi strumenti per favorire l’acquisto di veicoli elettrici”.

Nell’ambito del progetto è prevista anche una sovvenzione di 10 milioni di euro per i Comuni con una popolazione superiore a 7.000 abitanti che realizzeranno stazioni di ricarica per veicoli elettrici. In particolare, il Governo sovvenzionerà fino al 50 per cento dei costi per l’installazione di punti di ricarica pubblici con una potenza compresa tra 11 e 50 kW.


A fine settembre 2022 in Slovacchia erano attivi 1.307 punti di ricarica a servizio dei 5.520 veicoli elettrici e delle circa 8.000 auto plug-in immatricolate nel Paese.

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