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TELERISCALDAMENTO

Slovenia: energia da scarto a risorsa

A Lubiana diventa energia in eccesso di una azienda, attraverso il riutilizzo del calore che altrimenti verrebbe rilasciato e disperso nell’ambiente.

Il tutto in un’ottica di economia circolare.




Verrebbe da dire la scoperta dell’acqua calda… Peccato che ancora una volta l’esempio ci giunga da (poco oltre) confine.

È infatti la società Energetika Ljubljana, che gestisce la più grande rete di teleriscaldamento della capitale slovena fornendo calore a 64.700 edifici, che ha stretto un accordo con la farmaceutica Lek (Novartis) per sfruttare il calore in eccesso che l’azienda non può più utilizzare nei suoi processi ma che, in virtù della temperatura elevata mantenuta, può essere utilmente impiegato nel sistema di teleriscaldamento.


Il progetto, ideato nel 2018 e ora in funzione, permetterà una riduzione sia del consumo di carburante, contribuendo a una riduzione delle emissioni di CO2 di 1.000 tonnellate/anno, sia del consumo di acqua di entrambi i partner, per complessivi 50.000 metri cubi.

Il calore di scarto, sotto forma di condensa di vapore, consente a Energetika Ljubliana di riscaldare e fornire acqua calda sanitaria a circa 300 appartamenti.

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