Osservando il mercato elettrico nelle principali Borse europee si nota come l’Italia - rispetto a Francia, Germania e Spagna - continui ad avere prezzi dell'elettricità ampiamente più elevati, penalizzando i cittadini e soprattutto le imprese italiane nel confronto con i competitor esteri. La prima metà del 2024 ha visto un deciso allargamento del differenziale di prezzo.
Una analisi del mercato elettrico e un approfondimento per cercare di comprendere le ragioni di un tale differenziale di prezzi è presentato da Livio De Chicchis e Francesco Gracceva dell’ENEA sulle pagine di Nuova Energia.
“Nei primi sei mesi del 2024 - spiegano i ricercatori dell’ENEA - per circa il 60 per cento delle ore il prezzo è stato fissato dalle centrali termoelettriche a ciclo combinato, a conferma della forte influenza della commodity gas nella formazione del prezzo dell’energia elettrica”.
Trend spiegabile con la concentrazione della produzione fotovoltaica nelle ore centrali del giorno, al termine delle quali è necessario ricorrere alla programmabilità delle centrali a gas per la ripresa del carico.
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