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  • PRODUZIONE

Il 50% della generazione elettrica tedesca è da FER, ma cresce anche il carbone

Non c’è campione nel ciclismo che non abbia avuto nel suo gregario il fattore determinante della propria riuscita sportiva. Nella corsa verso la carbon neutrality, il miglior alleato delle rinnovabili è stato proprio il gas e la sua crisi, che ha permesso lo scatto forse definitivo delle FER.

Un dato confermato dal rapporto Net Electricity Generation in Germany in 2022 del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems ISE, l’annuale analisi sulla produzione di elettricità tedesca. In un anno caratterizzato da crisi energetica e prezzi elevati, le fonti rinnovabili hanno rappresentato il 49,6 per cento del mix tedesco, rispetto al 45,6 per cento del 2021.


Aumento determinato soprattutto dal fotovoltaico (+19 per cento su base annua), l’unico a raggiungere gli obiettivi di sviluppo previsti dal Governo tedesco con 6,1 GW di nuova capacità. Numeri che hanno portato il totale installato a circa 66 GW (il dato è aggiornato a fine novembre) e a 57,6 TWh di elettricità prodotta; solare che tra aprile e agosto ha visto la sua produzione superare quella delle centrali a carbone.


Se il fotovoltaico è cresciuto di più, quella eolica si è confermata - anche se con una piccola flessione - la principale fonte di elettricità, con 98,7 TWh generati onshore (grazie a una capacità installata di 58,2 GW) e 24,8 TWh da parchi offshore (8,1 GW la capacità installata), dei quali 20,8 TWh nel Mare del Nord e 4 TWh nel Mar Baltico.


Ha registrato un calo, dovuto a una estate particolarmente calda e secca, la produzione idroelettrica, scesa da 19 a 16 TWh a fronte di una capacità installata ferma a 4,94 GW. Piccola crescita segnata invece dalle centrali elettriche a biomassa che, con una capacità installata di 9,4 GW, hanno prodotto 42,2 TWh, spuntando un +0,4 TWh rispetto al 2021. Impianti rinnovabili che nel loro complesso nel 2022 hanno prodotto 244 TWh, rispetto ai 227 TWh dell’anno precedente (+7,4 per cento).


Numeri senza dubbio positivi, che non devono tuttavia far passare in secondo piano il contributo dato dal carbone, la cui produzione è aumentata per il terzo anno consecutivo anche per il minor apporto del nucleare, sceso di quasi 50 punti percentuali (da 65 a 33 TWh). Rispetto ai 99 TWh del 2021, le centrali a lignite hanno immesso nella rete tedesca 107 TWh; quelle a carbon fossile 56 TWh: erano 47 l’anno precedente.

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