Da tempo si ritiene che l’estinzione che ha colpito gran parte degli esseri viventi 200 milioni di anni fa sia stata causata da drammatici cambiamenti climatici e dall’innalzamento del livello del mare. Un’attività vulcanica su larga scala, nota come eruzione della Provincia Magmatica dell’Atlantico centrale, generò nell’atmosfera livelli altissimi di anidride carbonica.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, condotto da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dal professor Don Baker, ordinario di Scienze della Terra e del Pianeta alla McGill University di Montreal in Canada, sostiene che proprio l’attività vulcanica ha contribuito al devastante cambiamento climatico, possibile causa dell’estinzione di massa, a seguito del rilascio in atmosfera di livelli molto elevati di CO2 .
Le prove sono state scoperte dal team di ricerca del professor Baker analizzando delle “bolle” di anidride carbonica intrappolate nelle rocce vulcaniche risalenti alla fine del Triassico. Da queste analisi i ricercatori hanno inoltre rilevato che la quantità di anidride carbonica rilasciata dall’attività vulcanica nell’atmosfera in quel periodo è paragonabile alla quantità di CO2 che si prevede sarà prodotta da tutta l’attività umana nel 21° secolo.
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