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  • PRODUZIONE

Fotovoltaico, Cina leader mondiale ancora a lungo (in attesa dell’India)

Le recenti crisi geopolitiche hanno evidenziato il problema della dipendenza energetica, e trovato nell’aumento della generazione rinnovabile una delle soluzioni. Con la necessità, tuttavia, di sostenere tutta la filiera per la produzione in loco dei componenti degli impianti green, attualmente in gran parte di produzione cinese.

Un dato evidenziato anche dal report di Wood Mackenzie How will China’s expansion affect global solar module supply chains?, secondo cui il Paese asiatico sarà leader globale negli impianti solari anche per il prossimo decennio, nonostante le politiche messe in atto da Europa e Stati Uniti. Secondo gli analisti, quella che è la seconda più grande economia del mondo produrrà più di un terawatt di capacità di wafer, celle e pannelli solari entro il 2024: una quantità sufficiente a soddisfare la quasi totalità della domanda globale fino al 2032.


La Cina, che secondo la IEA già controlla l’80 per cento della produzione mondiale di pannelli, solo quest’anno ha già investito più di 130 miliardi di dollari nell’industria solare, continuando ad ampliare il divario tecnologico e di costi con i concorrenti esteri. Così che oggi un modulo prodotto nel Paese asiatico costa il 50 per cento in meno rispetto a uno prodotto in Europa e il 65 per cento in meno rispetto a quello realizzato negli Stati Uniti.


Guardando fuori dei confini cinesi, il report di Wood Mackenzie prevede inoltre che l’India supererà il Sud-Est asiatico come seconda regione di produzione di moduli fotovoltaici entro il 2025, grazie ai sostegni dati all’industria del settore dal governo del premier Narenda Modi attraverso il Production Linked Incentive Scheme.

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