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E-MOBILITY

Delfanti (RSE): “Con la mobilità elettrica 150 GWh disponibili per servizi al sistema”.

Di fronte a uno scenario che comporterà necessariamente trasformazioni rapide e complicate del sistema elettrico, la mobilità può e deve giocare un ruolo da protagonista se, come stima il PNIEC, nel 2030 saranno oltre 5 milioni i veicoli elettrici in movimento sulle strade italiane.

Da sinistra: Raffaele Cattaneo, Marco Granelli, Maurizio Delfanti, Stefano Saglia

E, soprattutto, ci saranno 5 milioni di veicoli che rimarranno fermi diverse ore - giorno e notte - assumendo un ruolo di accumulatori su ruote a servizio del sistema. Una potenzialità, quindi, tutta da sfruttare. Questo è solo uno dei tanti spunti emersi durante l’evento (finalmente in presenza) Change and charge. La mobilità sostenibile per il viaggio nella transizione ecologica organizzato da RSE - Ricerca Sistema Energetico, seguito dall’inaugurazione dell’ area sperimentale per la ricarica dei BEV. L’infrastruttura è costituita da 27 colonnine (24 presso la sede RSE di Milano, 3 a Piacenza) prodotte da 5 partner industriali differenti - per verificare l’interoperabilità con il sistema di ottimizzazione e l’utilizzo degli standard - e gestite da un sistema centralizzato.

“Con questo progetto – ha dichiarato Maurizio Delfanti, CEO di RSE – abbiamo voluto valutare e dimostrare la fattibilità e la convenienza per un’azienda di elettrificare la propria flotta e di come la mobilità sostenibile può offrire flessibilità al sistema elettrico”.

“Tenendo conto della sola ipotesi più realistica – ha continuato Delfanti - nel 2030 la capacità di accumulo disponibile grazie alle BEV sarà di 150 GWh su base settimanale”.

Uno scenario che presuppone però un deciso upgrade dell’infrastruttura di ricarica, che dovrebbe poter contare su 3 milioni di wallbox private e 250.000 pubbliche (tra ricarica

lenta e volce), e una loro complementarietà.

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