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  • POLITICA ENERGETICA

Il Cile traina l’economia verde del Sud America

Nei Piani istituiti per rilanciare le economie mondiali dopo la crisi pandemica, lo sviluppo delle energie rinnovabili è uno dei punti fondamentali. Tra i mercati più interessanti agli occhi dei possibili investitori e delle società energetiche internazionali c’è il Sud America, dove lo scorso anno i Paesi dell’America Latina si sono impegnati collettivamente a raggiungere entro il 2030 ben 312 GW di potenza installata generata da rinnovabili.


Tra i governi che hanno posto la sostenibilità e la decarbonizzazione al centro dei Piani di risanamento relativi al Covid-19 va segnalato quello del Cile, che ha lanciato il progetto Paso a paso, Chile se recupera, che prevede una serie di investimenti pubblici nel settore energetico, la definizione di una Estrategia Nacional Hidrógeno Verde e che ha approvato, a inizio anno, la prima legge sull’efficienza energetica. Legge che prevede, entro il 2030 una riduzione dell’intensità energetica del 10 per cento con un taglio di 28,6 milioni di tonnellate di CO2.


“Il Cile - ha dichiarato il presidente Sebastián Piñera nel suo discorso di inaugurazione per il Chile Day Global 2021 - è diventato un laboratorio per le energie del futuro, energie pulite e sostenibili. Il futuro del Cile richiede che agiamo per affrontare e fermare il cambiamento climatico e il riscaldamento globale”.

Il Cile, che si è posto come obiettivo di eliminare tutte le centrali elettriche a carbone entro il 2040, vanta la migliore irradiazione solare del pianeta, con 4mila ore di sole l’anno, e un grande numero di parchi eolici, un potenziale idroelettrico di 11 GW, e un’importante capacità geotermica.

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