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CER, luci e ombre tra opportunità e punti da risolvere

Protagoniste in pectore della transizione energetica, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) devono ancora fare i conti con una certa complessità normativa. Il punto della situazione e le opportunità per l’industria dell’efficienza nell’incontro Energy Efficiency 4.0 - Comunità Energetiche, organizzato all’interno del percorso di avvicinamento a MCE - Mostra Convegno Expocomfort 2024.

Introdottecon il decreto legislativo 162/19, che ha recepito la direttiva europea 2018/2001 RED II, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) possono essere definite come un’associazione tra cittadini, attività commerciali, enti territoriali e imprese che decidono di unirsi per produrre e condividere energia elettrica rinnovabile necessaria al proprio fabbisogno.


Le CER hanno quindi come obiettivo quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai suoi membri e ai territori e sono basate su un sistema di scambio locale capace di agevolare la transizione e l’efficienza. Una soluzione che, se rappresenta inequivocabilmente un’opportunità, presenta tuttavia una complessità normativa che può frenarne la diffusione.


Il punto della situazione, i possibili sviluppi, le opportunità per l’industria dell’efficienza sono stati al centro dell’incontro Energy Efficiency 4.0 - Comunità Energetiche, all’interno del percorso di avvicinamento a MCE - Mostra Convegno Expocomfort 2024 che prevede una serie di incontri con il coinvolgimento di istituzioni, istituti di ricerca, aziende e associazioni.


L’incontro - organizzato in collaborazione con ENEA, Anci Lombardia, Confservizi Cispel Lombardia e Città Metropolitana di Milano - ha rappresentato un momento di aggiornamento e confronto su come supportare lo sviluppo delle CER in Italia. Si è cercato soprattutto di chiarire quali sono le modalità di costituzione, gli incentivi previsti, i soggetti abilitati a partecipare e a gestire la comunità energetica, approfondendo il ruolo delle PA e delle utility.


“Per le finalità previste dalla normativa, le realtà amministrative locali possono essere il volano per il loro sviluppo - ha dichiarato Lucio De Luca, vicepresidente di ANCI Lombardia - ma c’è ancora un problema di conoscenza. Ad oggi solo il 13 per cento dei cittadini sa cos’è una CER”.

L’incontro ha preso spunto dai risultati dell’Osservatorio ENEA per le Comunità Energetiche Rinnovabili, nato per promuovere lo sviluppo delle CER sul territorio nazionale, supportare la PA nella loro realizzazione, contribuire alla definizione di policy, strumenti, standard, normative che le favoriscano, rispondendo alle esigenze e peculiarità del Sistema Paese.


“Il contesto - ha spiegato Nicoletta Gozo, coordinatrice Roll-Out Tecnologico della Divisione Smart Energy di ENEA - suscita ancora diversi interrogativi. Stiamo collaborando con gli stakeholder con l’obiettivo di contribuire a delineare una roadmap italiana delle CER, individuando le problematiche esistenti, promuovendo soluzioni correttive e raccontando la validità ed eticità dell’opportunità CER per una maggiore sostenibilità e sviluppo del Paese”.

L’evento ha evidenziato come le fonti rinnovabili rappresentino un aspetto fondamentale anche per lo sviluppo delle tecnologie del settore HVAC+R, comparto che potrà rivestire un ruolo importante anche nelle comunità energetiche.


“La produzione di energia da fonti rinnovabili - ha affermato Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy - è un aspetto basilare per la crescita del comparto che rappresentiamo. Con MCE Lab seguiremo le attività dell’Osservatorio ENEA apportando il nostro contributo in termini di divulgazione e promozione presso i nostri stakeholder”.

L’obiettivo di questi incontri di avvicinamento alla prossima edizione di MCE - Mostra Convegno Expocomfort 2024 è proprio quello di indagare le concrete opportunità per il conseguimento dei goal di transizione digitale, energetica ed ecologica previsti dall’Agenda 2030, e sul lungo termine per il 2050.



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