Già autosufficiente dal punto di vista energetico, il Ghana ha inaugurato una nuova centrale elettrica alimentata a gas naturale a Kpone, nel polo industriale di Accra. L’impianto Bridge Power Plant, con un costo stimato di 1,2 miliardi di dollari (circa 1,5 miliardi di euro), sarà realizzato in due fasi e, una volta completato, avrà una capacità di 515 MW.

La prima fase ha visto la realizzazione di una centrale a ciclo combinato da 200 MW, alimentata da cinque turbine a gas aeroderivative, e provvista di cinque generatori di vapore, una turbina a vapore e un condensatore raffreddato ad aria. La seconda fase, con la costruzione di una centrale a ciclo combinato da 315 MW, sarà avviata nel 2025 con una durata prevista dei lavori di 48 mesi.
Bridge Power Plant aumenterà la capacità di generazione termica del Paese del 7 per cento e l’energia prodotta sarà venduta alla Electricity Company of Ghana con la sottoscrizione di un Power Purchase Agreement (PPA) di 25 anni.
Attualmente, gas e petrolio rappresentano il 66 per cento della generazione di energia del Ghana, seguiti dall’idroelettrico (29 per cento). Con il Renewables Energy Master Plan, il governo di Accra punta a sviluppare 1,5 GW di energia eolica e solare entro il 2030. Il Ghana esporta parte del suo surplus di energia in Togo, Benin e Burkina Faso.
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