L’evento Impatto delle bonifiche sul global health ha evidenziato l’importanza della riqualificazione dei siti contaminati. Con vantaggi sanitari, sociali ed economici per i cittadini e le comunità.
Transizione e sostenibilità sono termini spesso associati ai concetti di decarbonizzazione e generazione di energia da fonti rinnovabili. Sostenibilità, tuttavia, è anche promuovere comunità più sicure e un ambiente più sano, partendo dalle bonifiche dei terreni e dei siti contaminati. Questi interventi sono fondamentali non solo per salvaguardare la salute pubblica, ma anche per preservare la qualità delle risorse idriche e l’ecosistema acquatico, conservare gli habitat, riqualificare aree urbane degradate trasformandole in spazi sicuri.
L’evento Impatto delle bonifiche ambientali sul global health, organizzato da Motore Sanità e tenutosi a Palazzo Lombardia, ha voluto sottolineare la centralità delle bonifiche ai fini della sostenibilità ambientale e sociale, mettendo altresì in risalto le difficoltà degli operatori per le lungaggini burocratiche e la pluralità dei soggetti autorizzatori.
“A noi, classe dirigente - questo un passaggio del messaggio di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica - sta la responsabilità di scegliere come percorrere la strada della sostenibilità, con quali priorità e quali indirizzi strategici. E non si tratta di scelte facili né politicamente indifferenti”.
Interventi che per essere attuati - hanno sottolineato tutti i partecipanti - necessitano però di una maggiore semplificazione nelle procedure, una migliore circolazione dei documenti, la definizione di percorsi standardizzati di analisi delle evidenze scientifiche per ridurre i periodi morti che fanno lievitare tempi e costi, spesso allontanando i possibili investitori.
“In situazioni così complesse sarebbe opportuno giungere a individuare un punto di coordinamento in un’unica figura - ha dichiarato i Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia. In Italia, se siamo riusciti a risolvere problemi legati a bonifiche, lo abbiamo fatto quando è stato dichiarato lo stato di emergenza”.
La Lombardia si conferma tra le Regioni più attive e virtuose. I dati presentati dalla Direzione Generale Welfare certificano infatti un deciso aumento dei siti bonificati (2.967 a dicembre 2022 rispetto i 2.620 del 2019) che ha permesso un costante recupero di aree dismesse e di periferie urbane degradate, restituendole in uso alla cittadinanza.
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