- COVID-19
Purché dal lockdown non si passi al… blackout!
Con il DPCM del 3 novembre, che conferma alcune limitazioni agli spostamenti in Italia e dall’estero, il MiSE segnala che nel settore energetico potrebbero ripresentarsi le criticità già emerse nei primi mesi di emergenza sanitaria.

La nuova ondata del Covid-19, con un incremento della circolazione del virus in tutta la Penisola, ha portato il Governo ad adottare le iniziative più opportune per contrastare il dilagare dei contagi; iniziative che, generalmente, non limitano la mobilità connessa alla prestazione di servizi pubblici essenziali, ma che implicano comunque l’osservanza delle disposizioni riguardanti la sorveglianza sanitaria.
La Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici del MiSE - guidata dall’ingegner Gilberto Dialuce - ha così voluto nuovamente segnalare alle Amministrazioni competenti che le tempistiche della sorveglianza sanitaria e dell’isolamento fiduciario risultano difficilmente compatibili con quelle utili per lo svolgimento delle attività di manutenzione del settore elettrico (uno dei servizi “essenziali” per eccellenza) dove sovente, per realizzare interventi di manutenzione volti proprio a garantire la continuità del servizio, è necessario avvalersi di figure tecniche altamente specializzate provenienti anche dall’estero.
Il MiSE ha quindi segnalato al Ministero della Salute la necessità di attribuire ai lavoratori del settore energetico un canale prioritario di accesso alla campagna vaccinale antinfluenzale e allo svolgimento dei tamponi e dei test sierologici, così da contrarre anche le tempistiche del periodo di quarantena precauzionale.
Contestualmente, alle società energetiche è stato chiesto di avviare per il personale addetto alle sale controllo, ai centri di dispacciamento e agli impianti offshore che devono funzionare in continuo, una campagna di vaccinazione antinfluenzale e screening periodici con tamponi e test antigenici veloci, così da poter costituire gruppi di lavoratori in grado di assicurare con certezza la continuità del servizio nei punti nevralgici del sistema.
Infine, poiché le nuove limitazioni potrebbero rendere meno agevoli le turnazioni, il Ministero raccomanda alle aziende una adeguata organizzazione e pianificazione dell’orario di lavoro, che consenta il mantenimento delle operazioni di gestione, manutenzione e intervento in caso di guasti, così da assicurare la continuità del servizio in sicurezza.