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Passante: “E-mobility? Spostiamo il baricentro sull’intera catena dell’energia”

Un numero sempre crescente di città inizia a considerare il vettore elettrico per la propria rete di trasporto. Ma per introdurre questa soluzione nel più ampio e complesso sistema di mobilità urbana non basta acquistare uno o più e-bus, e nemmeno elettrificare un’intera linea o tutta la flotta.



Parte da questo spunto l’intervista di Nuova Energia a Filippo Passante, Operating Unit Manager per l’Italia della business unit Grid Integration di Hitachi ABB Power Grids. “Alla mobilità, a maggior ragione se elettrica - afferma Filippo Passante - serve proprio un punto di vista sistemico. E per essere aiutata ad adottare questo criterio, la città o l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale ha bisogno di interlocutori che adottino lo stesso metodo, che abbiano una competenza su tutta la catena integrata dell’energia: come la produci, come la integri, come la eroghi”.


“Bisogna partire da una premessa: per affrontare la conversione all’elettrico dei trasporti rapidi di massa - continua Passante - non esiste un’unica tecnologia che vada incontro alle esigenze di ogni gestore di tpl. Perché non tutte le soluzioni vanno bene per tutti. È necessario passare a un approccio più olistico su tutta la catena della mobilità, con una logica di sistema”.

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