Nel 2019 l’Unione Europa guidata da Ursula von der Leyen ha annunciato di voler raggiungere la neutralità climatica nel 2050, riducendo del 55 per cento le emissioni entro il 2030. Un ottimo programma ma, come ben sappiamo, il 2020 ha portato un cambiamento che non era possibile immaginare, il Covid-19.
L’economia, la sanità, la produttività ne hanno risentito pesantemente e le ondate di contagi non si sono fermate. Cosa è accaduto nel mondo dell’energia, e più nello specifico, in quello dell’energia solare? Il 2020 è stato un fulmine che ha mandato tutto in corto circuito, oppure si prevede tempo buono con sole splendente?
Nel corso del webinar EU market outlook for Solar Power 2020-2024 organizzato da SolarPower Europe sono stati mostrati i risultati dell’analisi quinquennale sull’andamento del mercato del fotovoltaico in Europa.
Tappa di avvicinamento a The smarter E Europe, manifestazione in cartellone a Monaco di Baviera dal 9 al 11 giugno 2021, il webinar ha presentato il quadro della situazione attuale europea e una previsione per i prossimi 4 anni. Ovviamente, le ipotesi per il mercato del fotovoltaico sono fortemente influenzate dalla pandemia e SolarPower Europe ha formulato tre possibili scenari.
Dopo un 2019 in cui il solare nei 5 Paesi presi in esame - Finlandia, Germania, Francia, Italia e Spagna - è riuscito a competere con i prezzi industriali e all’ingrosso dell’energia, con la pandemia la situazione economica anche nel Vecchio Continente è cambiata; il drastico crollo dei consumi e dei prezzi, in particolare nella prima metà dell’anno, sta facendo presagire difficoltà anche nel mercato fotovoltaico.
“È a questo punto che arriva il grande però – ha dichiarato Michael Schmela, Executive Advisor e Head of Market Intelligence di SolarPower Europe – e siamo contenti di poter dire che l’energia solare nell’UE ha dimostrato una grande resilienza durante il 2020, nonostante il coronavirus s i suoi impatti sulla vita e sull’economia”.
Il mercato del solare è infatti cresciuto anche durante un’annata difficoltosa come quella appena trascorsa; a livello europeo la capacità installata è aumentata dell’11 per cento rispetto al 2019, toccando i 18,2 GW. Guardando ai singoli Paesi, la Germania ha registrato l’incremento maggiore passando da 3,8 GW nel 2019 a 4,8 nel 2020. Purtroppo, anche in questa particolare classifica l’Italia è fuori dal podio, ferma a 0,8 GW e senza alcun incremento rispetto al 2019.
E nel futuro? Partendo da un 2020 comunque positivo, per il solare europeo si prospetta una crescita nei prossimi quattro anni. Nelle previsioni dello scenario medio - il più plausibile - ci si aspetta un aumento della domanda del 23 per cento nel 2021, con una capacità installata che supererà i 22,4 GW; questo vorrebbe dire riuscire a superare il record europeo del 2011 di 21,3 GW. La crescita continuerà la sua marcia trionfale: SolarPower Europe stima un +22 per cento per il 2022 e un ulteriore balzo del 13-14 per cento nel 2023 e nel 2024.
Decisamente buone nuove, ma bisognerà continuare a tenere alto il livello di attenzione: pur avendo ricavato dei dati positivi nonostante l’annata di pandemia, la crescita del mercato del fotovoltaico nel 2020 è stata del 12 per cento in meno rispetto a quanto previsto nelle analisi pre-Covid. Bisognerà aspettare almeno il 2022 - “e siamo già molto ottimisti”, ha concluso Schmela - affinché la domanda colmi il gap causato dall’emergenza sanitaria.
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