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Nucleare, USA e Armenia cooperano per fare a meno del gas russo

In accordo con il Programma strategico per lo sviluppo del settore energetico, il governo dell’Armenia ha sottoscritto con gli Stati Uniti un Memorandum d’intesa in tema di cooperazione nucleare strategica civile (NCMOU).

Firmato dal ministro degli Affari esteri armeno Ararat Mirzoyan e dal segretario di Stato americano Antony Blinken, il documento rafforza la cooperazione tra i due Paesi e vedrà anche il coinvolgimento di rappresentanti dell’industria, di centri di ricerca nazionali e di istituzioni accademiche.


Il Programma energetico al 2040 approvato dal governo armeno prevede anche l’incremento del ruolo dell’energia nucleare nel percorso verso la transizione energetica.


L’Armenia è infatti l’unico Paese della regione del Caucaso a possedere una centrale nucleare.


In particolare, il Piano energetico prevede il prolungamento dell’attività della centrale nucleare oltre il 2026 e una sua eventuale sostituzione, oltre a 1 GW di nuova capacità solare entro il 2030.


La strategia contempla inoltre la graduale liberalizzazione del mercato elettrico e la costruzione di un Corridoio Nord-Sud per aumentare i collegamenti tra Armenia e Georgia e tra Armenia e Iran.

Attualmente il Paese, secondo i dati della International Energy Agency (IEA) importa circa l’85 per cento del gas dalla Russia per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.

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