Quello della mobilità è un tema molto vasto. Se ci si interroga su come rimuovere i vincoli che impediscono la transizione verso modalità di spostamento più sostenibili, è necessario partire da un’analisi semantica. Cosa intendiamo quando parliamo di mobilità?
La mobilità ha infatti molte forme: urbana, interurbana, internazionale. E molteplici mezzi: dalle biciclette elettriche alle automobili e ai tir, dai treni agli aerei e alle navi (queste ultime raramente vengono prese in considerazione nelle riflessioni sul tema).
The Adam Smith Society - l’associazione culturale interessata allo studio e alla diffusione dei principi dell’economia di mercato, della concorrenza e della libera iniziativa - ha scelto di dedicare l’Energy Forum 2022 proprio alla mobilità sostenibile e ai vincoli che ancora ne rallentano la messa su strada.
Transition Unchained. Rimuovere i vincoli alla mobilità sostenibile, questo il titolo del convegno di Cernobbio (Villa Erba, 11 marzo 2022, QUI il programma completo), che vuole mettere insieme una serie di elementi e condividere alcuni spunti di riflessione.
Nuova Energia ha chiesto a Roberto Borghini, delegato alle Relazioni Accademiche di The Adam Smith Society, di fare qualche anticipazione sulla giornata di confronto.
“Il tema della transizione energetica è enorme ed è impossibile trattarlo in un unico convegno. Non ne abbiamo la presunzione. Abbiamo ristretto il nostro focus alla mobilità sostenibile, perché riguarda da vicino la quotidianità di ciascuno di noi”.
Il tema infatti è vastissimo. Va sottolineato poi come ogni processo sia interdipendente e collegato a processi vicini. Limitarsi a dare una soluzione - magari anche perfetta - per un singolo spicchio non può essere una risposta sostenibile a lungo termine.
“Sarà impossibile entrare nel dettaglio. Scopo del convegno è quello di sensibilizzare la platea presente, con una prospettiva chiara: parlare di mobilità sostenibile è corretto e utile solo se viene inserita in una filiera, in una molteplicità di vettori e di combustibili. La decarbonizzazione deve avere una visione complessiva”.
Affinché la mobilità diventi veramente sostenibile occorre infatti che vi sia una decarbonizzazione non soltanto di uno specifico segmento, ma di tutta la filiera. Un primo vincolo da rimuovere è dunque di metodo: per affrontare le questioni legate alla mobilità - come per l’energia, altro tema complesso e articolato - occorre una visione di sistema. Altrimenti si avranno interventi troppo puntuali e specifici, eccessivamente onerosi in rapporto ai piccoli benefici ottenibili.
C’è un altro punto molto importante: la mobilità è solo una delle fonti di emissione di CO2. I trasporti rappresentano una sorgente emissiva importante, ma non l’unica. Quando parliamo di decarbonizzazione, non possiamo limitare la questione alla vendita di automobili sulla carta più pulite. Anche questo evidenzia una mancanza di logica di sistema.
Quello che tante volte si dimentica, poi, è che sostenibile vuole dire anche a che livello di costo e da chi è pagato. È ovvio che i mega-multimiliardari - gli happy fewer - non hanno problemi a sostenere i costi connessi alla transizione. Purtroppo, però, la mobilità interessa una platea di persone inesauribile: tutti i cittadini sono interessati, in diversi modi e con diversa ampiezza, al problema della mobilità.
Poi ci sono i i vincoli burocratici. La burocrazia è una struttura auto-alimentante; genera essa stessa procedure e chiede di produrre documentazione con elementi che spesso ha già. Ci sono dei vincoli strutturali e legati agli investimenti, e poi i vincoli territoriali. E ancora, anche sul piano della tecnologia ci sono delle limitazioni. Questi sono tutti aspetti della questione che impattano sulla legislazione europea e nazionale, e via via su tutte le fonti del diritto, fino agli usi e alle consuetudini.
“Il rischio è che a livello europeo - e poi a cascata – venga meno la neutralità del legislatore rispetto a certe scelte tecniche. Se lo Stato si indirizza in un’unica direzione tralasciando le altre, cade uno dei pilastri del liberismo ovvero la fair competition tra tecnologie”.
VIII ENERGY FORUM 2022
Villa Erba, Cernobbio (Como)
ORE 10:00-16:00
I posti sono limitati e l'iscrizione è obbligatoria.
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