Nell’ambito dei programmi di decarbonizzazione, il governo polacco ha approvato
una nuova politica energetica al 2040 (PEP2040) che mira a ridurre
progressivamente la quota di carbone nel mix di generazione di elettricità del
Paese, che ancora nel 2018 - secondo Eurostat - rappresentava il 76 per cento.
Per sostituire l’attuale apporto del carbone, la PEP2040 prevede la realizzazione di 6-9 GW
di capacità di generazione nucleare, ritenuta essenziale per soddisfare la crescente
domanda di energia e garantire un approvvigionamento costante.
Nell’ambito di un accordo intergovernativo tra i governi degli Stati Uniti e della Polonia
relativo alla cooperazione per lo sviluppo del programma nucleare civile, Westinghouse
Electric Company ha annunciato l’intenzione di investire nello sviluppo del progetto
nucleare polacco, che si stima possa creare più di 2.000 posti di lavoro.
“Dobbiamo affrontare la sfida di costruire un nuovo sistema energetico nei prossimi due
decenni - ha dichiarato Michał Kurtyka, ministro del Clima e dell’Ambiente - per dare
impulso al perseguimento di una trasformazione a basse emissioni dell’economia polacca e
garantire nel contempo la sicurezza energetica”.
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