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RICERCA

Idrogeno, Porsche simula l’utilizzo su una Cayenne

Porsche, come sanno tutti gli appassionati, è sempre stata anche una società di ingegneria che ha lavorato - e lavora - anche per altre case automobilistiche, e non solo. Citiamo al volo l’Audi RS2 Avant, la Mercedes 500E e l’Harley-Davidson V-Rod.

E proprio Porsche Engineering è scesa in pista, ancorché virtualmente, per testare l’uso dell’idrogeno direttamente nel motore a combustione interna. Una soluzione, dunque, da affiancare ai carburanti alternativi, in particolare gli e-fuel (dove Porsche è più avanti di tutti), per utilizzare anche nei prossimi decenni le auto endotermiche senza problemi di emissioni.


La combustione con idrogeno, infatti, non emette CO2, resterebbero solo le emissioni di ossidi di azoto che però sarebbero ben al di sotto dei limiti fissati dalla norma Euro 7, ancora in discussione, e prossime allo zero con tutte le mappature del motore.


Da notare l’attenzione a mantenere bassi i consumi di carburante pur eguagliando potenza e coppia dei motori a benzina, come ha sottolineato Vincenzo Bevilacqua, che in Porsche Engineering è Senior Expert Engine Simulation.


Per il motopropulsore sono partiti dall’otto cilindri, 4.400 biturbo a benzina, da 550 CV - o meglio dal suo set di dati digitali che sono modificati tenendo conto delle specifiche dell’idrogeno, come ad esempio il rapporto di compressione, e di turbocompressori dedicati.


Quattro i prototipi testati per arrivare a sistema turbo con compressori back-to-back, con due compressori, in disposizione coassiale, azionati dalla turbina oppure da un motore elettrico di supporto tramite un albero comune: l’aria scorre attraverso il primo compressore, passa nell’intercooler e quindi viene ricompressa nel secondo.


Come vettura è stata scelta la gemella digitale della Cayenne (lo stesso motore è montato anche sulla Panamera) che nel giro virtuale al Nürburgring non è andata male, raggiungendo una velocità massima di 261 km/h.


Certo non siamo ancora vicini alla messa su strada, ma è altrettanto vero che si può ormai annoverare anche Porsche - e potenzialmente pure per conto terzi - nella crescente lista di case automobiliste interessate all’idrogeno. Il che non è affatto poco.


a.s.

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