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  • SCENARI

Gas e stoccaggi, all’Italia serve un Piano B

L’inverno è ormai alle porte e, nonostante il riempimento degli stoccaggi, è alto il rischio che si verifichino alcune condizioni avverse che renderanno energeticamente difficoltoso scollinare verso la primavera. Diventa quindi fondamentale che il nuovo Governo inizi a preparare un piano da mettere in campo in caso di emergenza.

Photo credit: Lorie Shaull

Ne parla con la consueta sagacia Giuseppe Gatti, editorialista di Nuova Energia, sul numero attualmente in distribuzione.


“Al momento siamo ad un razionamento volontario e autogestito. Molti condomini - spiega Gatti - grazie alle temperature quasi estive di ottobre, hanno rinviato l’accensione dei termosifoni; molti Comuni hanno imposto d’imperio questo slittamento e le imprese hanno cercato di riorganizzare i cicli produttivi”.

Ma se le ultime bollette hanno già avuto come effetto una sorta di auto-razionamento non disciplinato ma comunque efficace, serve qualcosa di più strutturato dei semplici inviti e dei messaggi pubblici per il contenimento dei consumi.


I mercati scommettono che mentre ora c’è un problema di prezzo, ma non di quantità - continua Giuseppe Gatti - a breve la situazione si capovolgerà, perché dovrà pure arrivare l’inverno e saliranno i consumi, mentre il Cremlino che sta perdendo sul campo userà tutte le armi di ritorsione e taglierà quindi anche le ultime forniture. Per l’Italia sarebbero guai seri, con una oggettiva difficoltà a superare l’inverno nonostante il riempimento degli stoccaggi.


“Quanto mai opportuno allora che, se il ribattezzato Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica vuol tener fede al suo nome, appronti quanto prima un organico piano di razionamento, il Piano B necessario a sostenere ogni serio disegno strategico”.

Di certo ci aspetta un Natale più austero, in linea con le condizioni di economia di guerra in cui viviamo, se vogliamo chiamare le cose con il loro nome.

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