Dopo oltre un decennio dall’avvio del programma nucleare degli Emirati Arabi Uniti, nelle score settimane è stata messa in servizio la centrale nucleare di Barakah, la prima nel mondo arabo.
L’impianto, che si trova sul Golfo Arabico nella regione di al-Dhafra, a circa 280 km da Abu Dhabi, ha avuto un costo di 24,4 miliardi di dollari ed è stato realizzato da un consorzio guidato dalla Emirates Nuclear Energy Corporation (ENEC) e dalla Korea Electric Power Corporation, la più grande società di energia nucleare della Corea del Sud.
La centrale nucleare di Barakah è dotata di quattro reattori APR1400 con una capacità pari a 5.600 MW e in grado di generare fino al 25 per cento dell’elettricità degli Emirati Arabi Uniti, impedendo così il rilascio di 21 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica ogni anno.
“È un momento storico per il Paese - ha dichiarato Khalifa bin Zayed al-Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti - che si sta muovendo verso un futuro energeticamente sostenibile”. La centrale di Barakah si inserisce nel contesto della Energy Strategy 2050, la politica in campo energetico che mira a fornire alla popolazione degli Emirati energia pulita, a basso costo e sicura, tutelando allo stesso tempo l’ambiente. Gli Emirati Arabi Uniti hanno inoltre più volte ribadito che il loro programma nucleare è volto esclusivamente a un uso civile.
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