Inaugurato l’impianto di Edison Next all’interno dello stabilimento Michelin di Cuneo, il più grande del Gruppo in Europa occidentale e con una capacità di 13 milioni di pneumatici l’anno. Il nuovo impianto di trigenerazione ad alta efficienza realizzato da Edison Next copre il 97 per cento dei fabbisogni energetici dello sito produttivo.
Cuneo, piccola città del Piemonte col sole di fronte... È il 4 dicembre - festa di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco - e l’occasione per citare il testo geniale di Rocco Tanica (interpretato da Claudio Bisio e Paola Cortellesi in una edizione d’annata di Zelig) è offerta dall’inaugurazione dell’impianto di Edison Next che ottimizza i consumi energetici dello stabilimento della Michelin Italiana a Cuneo.
Consumare meno, dunque, e consumare meglio, abbattendo l’impronta carbonica: questa è la transizione energetica per Edison Next e Michelin Italiana. Il sistema di impianti - già predisposto all’utilizzo di biometano al 100% e di idrogeno al 10% - permetterà allo stabilimento di raggiungere in anticipo l’obiettivo al 2030 di riduzione delle emissioni del 50% (rispetto al 2010) e di avanzare verso il successivo target di neutralità carbonica entro il 2050.
“Questa inaugurazione rappresenta un passo significativo nel nostro impegno per la sostenibilità e l’innovazione tecnologica” - ha dichiarato Matteo De Tomasi, CEO di Michelin Italiana. “Migliora l’efficienza dello stabilimento e ci permette di crescere in armonia con l’ambiente e i territori”.
Presso lo stabilimento Michelin di Cuneo - in grado di produrre 13 milioni di pneumatici per vetture l’anno - Edison Next ha messo in esercizio un impianto di trigenerazione ad alta efficienza (23 MWe) in grado di generare contemporaneamente energia elettrica, vapore per la produzione degli pneumatici e acqua destinata al riscaldamento e raffrescamento. A questo si aggiunge un sistema integrato di produzione di energia termica tramite un gruppo di caldaie - una alimentata a biomassa legnosa da filiera corta certificata - e tre impianti fotovoltaici - uno a terra e due sulle pensiline dei parcheggi - che alimentano la rete elettrica dello stabilimento. L’investimento complessivo è superiore a 50 milioni di euro (modello Esco, su una durata di 12 anni).
Il sito Michelin di Cuneo ha bisogno per il suo funzionamento di 23 MW (equivalenti al consumo termico della città di Cuneo, o cinque volte il suo consumo elettrico). L’insieme degli impianti realizzati da Edison Next consente allo stabilimento di essere sostanzialmente autonomo da un punto di vista energetico: il 97 per cento dell’energia necessaria è autoprodotta e circa il 16 per cento proviene da fonti rinnovabili.
“La nostra politica di sostenibilità ruota attorno alla strategia All sustainable: rendere tutte le attività sostenibili al 2050” - ha dichiarato Simone Rossi, direttore dello stabilimento Michelin di Cuneo. “Caldaia a biomasse e fotovoltaico nel presente, ancora fotovoltaico e biometano e idrogeno nel prossimo futuro”.
La messa in esercizio dell’impianto rappresenta per Edison Next una tappa importante del percorso avviato con Michelin Italiana nel 2021. Due numeri a testimonianza di questo percorso fruttuoso: riduzione del 50 per cento delle emissioni del sito e meno 37 per cento di consumi energetici.
“È la dimostrazione concreta di come, lavorando insieme, sia possibile rispondere agli obiettivi di sostenibilità delle aziende e trasformare il percorso di decarbonizzazione in uno strumento per aumentare la loro competitività” ha dichiarato Giovanni Brianza, CEO di Edison Next.
Partnership, dunque: non solo un rapporto transazionale tra cliente e fornitore, ma collaborazione strategica che si fonda sulla fiducia. È questo il tratto che ha distinto la relazione tra i due Gruppi, con un approccio sistemico che - racconta sempre Giovanni Brianza - si declina su quattro dimensioni: evoluzione tecnologica a servizio della transizione, competenze messe a fattor comune, territorio valorizzato nella creazione di filiere corte, finanza sostenibile e remunerata nel tempo.
“Oggi la nostra responsabilità è produrre energia decarbonizzata e investire presso i clienti per aiutarli nel loro percorso di transizione” - ha sottolineato Nicola Monti, amministratore delegato di Edison. “Così aiutiamo le aziende a restare competitive e contribuiamo alla sostenibilità del settore industriale”.
Secondo uno studio realizzato da Fondazione Edison con Politecnico di Milano e Politecnico di Torino, il settore industriale piemontese è più energivoro della media nazionale, con quasi il 23% dei consumi finali assorbito dal segmento manifatturiero a fronte di una media nazionale del 21%. Lo studio Energia, competitività e decarbonizzazione delle imprese piemontesi sottolinea inoltre che il sistema industriale del Piemonte può abbattere i propri consumi energetici di circa il 20% (rispetto allo scenario 2019), evitando l’emissione in aria di 1,7 milioni di tonnellate di CO2 l’anno e permettere un risparmio di 830 milioni di euro annui in bolletta, pari a una riduzione del 35% rispetto allo scenario 2019. Un potenziale che può essere liberato introducendo sistemi di autoproduzione e tecnologie innovative, soprattutto negli ambiti energivori e nei settori hard-to-abate.
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