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  • POLITICA ENERGETICA

Commonwealth, accelerare una transizione inclusiva

Il secondo Commonwealth Sustainable Energy Forum, l’incontro biennale nato nel 2019 a cui partecipano i 54 Stati che hanno fatto parte dell’impero coloniale britannico, ha sottolineato come sia necessario un lavoro congiunto dei Paesi membri per accelerare una transizione inclusiva, giusta ed equa verso sistemi energetici a basse emissioni di carbonio.

Caratterizzato da tre sessioni di tavole rotonde, il Forum ha mostrato come i vari Paesi si trovano in fasi diverse della transizione energetica e ha indicato i tre pilastri chiave per il raggiungimento degli obiettivi comuni di sostenibilità: transizione inclusiva, tecnologia e innovazione, abilitazione dei framework.

“Il ritmo della transizione energetica - ha dichiarato Patricia Scotland, segretario generale del Commonwealth - necessita di un’accelerazione urgente per la quale è richiesta una forte volontà politica da parte dei Paesi membri; i Governi devono stabilire le strutture abilitanti per attirare i finanziamenti, favorire l’implementazione delle tecnologie e ridurre i costi per le transizioni energetiche”. Incoraggiando un approccio centrato sulle persone ha inoltre aggiunto che “sebbene i percorsi di transizione possano differire tra i vari Paesi del Commonwealth, il passaggio a sistemi energetici puliti deve essere un obiettivo comune”.

I risultati della riunione saranno esposti anche durante il summit delle Nazioni Unite sull’energia previsto per settembre 2021, alla conferenza COP26 sui cambiamenti climatici in programma a novembre 2021 e alla prossima riunione dei capi di governo del Commonwealth.

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