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Caro carburanti, un tetto al costo del diesel... in Thailandia

Speculazione o no, il conflitto in corso tra Russia e Ucraina ha causato un repentino aumento del prezzo del petrolio e, di conseguenza, dei prezzi di benzina e gasolio venduti nelle stazioni di servizio della maggior parte dei Paesi.

Per cercare di calmierare i prezzi, con il Brent sopra i 130 dollari (circa 4.200 baht), il primo ministro della Thailandia - il generale Prayut Chan-o-cha - durante una riunione del Comitato nazionale per la politica energetica ha chiesto ai ministeri dell’Energia e del Commercio di sviluppare misure per aiutare i cittadini a basso reddito. Inoltre, ha chiesto di educare i consumatori a un uso più razionale dell’energia per ridurre il consumo del 20 per cento e a limitare l’uso degli autoveicoli per risparmiare carburante.


A seguito della protesta di centinaia di mezzi pesanti che hanno bloccato le strade di Bangkok per il caro gasolio, il Governo ha promesso di mantenere il prezzo del diesel a non più di 30 baht/litro (0,82 euro/litro) il più a lungo possibile, attingendo risorse dal suo State Oil Fund. In precedenza, era già stato deciso di ridurre l’accisa sul diesel di 3 baht al litro, rispetto agli attuali 5,99 baht, fino al 20 maggio.


“Se i prezzi globali del petrolio continuano a salire - ha dichiarato però Suattanapong Punmeechaow, vice primo ministro e ministro dell’Energia - il Fondo potrebbe prosciugarsi e il governo potrebbe dover considerare altre opzioni, inclusa la ricerca di prestiti per sostenere il programma”.

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