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MERCATI

Bilancio 2021, inversione di tendenza e ritorno all’utile per Ansaldo Energia

32 milioni di euro di utile e ricavi in crescita del 37 per cento, pari a 1.491 milioni di euro. Rispetto agli ultimi due esercizi 2019 e 2020, in perdita rispettivamente di 255,7 e 102,8 milioni di euro, Ansaldo Energia chiude il 2021 con EBITDA a 160 milioni (+8 per cento, pari al 10,8 per cento dei ricavi) e con indebitamento netto in diminuzione del 4,6 per cento.

Questi in sintesi i risultati - decisamente positivi - presentati nel bilancio consolidato 2021 approvato il 15 marzo 2022 dall’azienda genovese, leader nel campo della generazione di energia e controllata all’88 per cento da Cassa Depositi e Prestiti.


“Nel 2021, nonostante il protrarsi della pandemia e dei suoi effetti sull’economia mondiale, Ansaldo Energia ha ottenuto risultati migliori del previsto, con incrementi di performance per tutte e tre le sue business unit: New Unit, Service e Nucleare” - ha commentato l’amministratore delegato Giuseppe Marino.
“Il ritorno all’utile segna un importante traguardo, così come la diminuzione dell’indebitamento netto e il miglioramento della leva finanziaria”.

L’indebitamento finanziario - nel 2021 pari a 855 milioni di euro - si riduce infatti del 4,6 per cento rispetto allo scorso anno, e scende anche la leva finanziaria - da 4.5 a 3.8 volte l’EBITDA - confermando la riduzione dell’esposizione. L’EBIT rileva un risultato positivo per 49,8 milioni di euro (+48,4 milioni rispetto al 2020), pari al 3,34 per cento dei ricavi; altrettanto positivo - 11 milioni di euro - il cash flow operativo, che considera un volume di investimenti di 110 milioni di euro. Gli ordini si assestano a 1.368,4 milioni di euro, portando il portafoglio ordini complessivo al 31 dicembre 2021 a 4.505 milioni.

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