Le problematiche economiche, sociali e politiche della maggior parte dei Paesi centrafricani rendono il processo di decarbonizzazione di difficile attuazione, allontanando anche i possibili investitori internazionali. Nonostante le criticità, però, qualcosa sembra muoversi.
È il caso dell’Angola, paese ricco di risorse energetiche e naturali, che ha di recente manifestato la volontà politica di allontanarsi dall’opzione “tutto e solo petrolio” per promuovere lo sviluppo delle rinnovabili e aumentare nel contempo la capacità elettrica installata, per rendere l’energia elettrica sempre più accessibile.
“L’Angola possiede davvero molte risorse: petrolio, gas, sole, vento e acqua in abbondanza - ha dichiarato João Salvador dos Santos Neto, ambasciatore angolano in Cina durante la Conferenza internazionale sulla cooperazione energetica svoltasi a Pechino. Quello che ancora manca, tuttavia, sono gli investimenti per lo sfruttamento sostenibile di questo enorme potenziale”.
In particolare, il governo angolano si è posto l’obiettivo di raggiungere entro il 2025 800 MW di capacità da rinnovabili. Un primo passo è stata la costruzione di una centrale solare da 35 MW a Lubango, nella provincia di Huila, mentre si sta iniziando la realizzazione del tronco principale del Sistema di Trasporto 400 kV, iniziato con la linea Capanda-Lucala-Viana, che consentirà l’interconnessione sicura dei sistemi tra Nord, Centro, Sud ed Est del Paese, favorendo così l’incremento dell’elettrificazione nelle aree ancora prive di energia.
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